martedì 1 gennaio 2013

La nostra Storia

Bruna era una di noi. Per più di vent’anni aveva insegnato alla Bellini, la scuola media del quartiere Sant’Agabio a Novara. La Bellini non è una scuola come tutte le altre: Sant’Agabio, da sempre il quartiere operaio della città, è da parecchi anni il quartiere più multietnico. La scuola è frequentata da ragazzi di ogni provenienza, che parlano lingue diverse, hanno culture ed abitudini differenti. Fare sì che si integrino e che frequentino con successo recuperando lo svantaggio iniziale è una bella sfida. Insegnare qui richiede molto impegno ma offre anche tante soddisfazioni e consolida i legami tra chi di anno in anno sceglie di rimanere. Bruna era una di queste persone: una collega con cui collaborare e su cui contare, una vera amica con cui condividere attività e interessi  anche fuori dalla scuola. Era insegnante di sostegno, e quindi in classe stava accanto ai ragazzi con più problemi. Spesso aiutava gli insegnanti  a capire le difficoltà di chi restava indietro. Sempre, con costanza e pazienza, accompagnava e valorizzava i progressi che tutti, anche i più deprivati, sotto la sua guida riuscivano a compiere. Ma, oltre a questo, lei si spendeva moltissimo per i ragazzi del quartiere, anche al di fuori dell’orario scolastico: frequentava l’oratorio dove teneva corsi di pallavolo, spesso di pomeriggio andava a Cassiopea,  una associazione di volontariato del quartiere, dove aiutava i ragazzi a fare i compiti; si era presa l’impegno di accompagnare un gruppo di studenti della scuola ai corsi di nuoto … 
All’inizio del 2011 Bruna ci ha lasciato. Abituati per tanti anni alla sua sorridente presenza, avvertivamo tutti con dolore la sua mancanza che lasciava davvero un grande vuoto. Nei mesi successivi cercammo un modo per ricordarla che fosse coerente con quanto lei aveva fatto per i ragazzi e che lasciasse una traccia significativa e duratura nel tempo. Da qui l’idea dell’associazione, fondata nel maggio 2011.
L’Associazione si prefigge di continuare l’opera di Bruna Delsignore, sostenendo nella crescita umana e nel percorso scolastico i bambini e i ragazzi di Sant’Agabio. Essa vuole contribuire al processo di integrazione di tutti gli alunni, italiani e stranieri, favorendo un clima di collaborazione e amicizia in queste classi così colorate. Inoltre si propone di dare una mano alle famiglie in maggiori difficoltà economiche, sempre più numerose per la crisi in atto, aiutandole ad affrontare le spese legate alla frequenza scolastica dei figli.
L’attività dell’associazione si sviluppa mettendo a disposizione volontari, per la maggior parte insegnanti in pensione, per realizzare a scuola corsi di alfabetizzazione per alunni da poco immigrati, per seguire nello studio pomeridiano chi si trova in difficoltà, per offrire uno “sportello di ascolto” a scuola ai ragazzi che ne sentano il bisogno. Oltre a questo l’associazione raccoglie fondi che vengono destinati a progetti di sostegno allo studio. Fino ad ora si sono acquistati all’inizio di ogni anno scolastico i libri di testo per i ragazzi le cui famiglie si trovavano particolarmente in difficoltà, su segnalazione della scuola; si è finanziato l’intervento dei mediatori linguistici; si sono offerti alla scuola contributi per potenziare il servizio psicologico di istituto; si sono acquistati materiali didattici; si è sostenuto economicamente un progetto di musicoterapia per bambini disabili; si sono assegnate borse di studio ad alunni meritevoli di terza media per l’acquisto dei testi delle scuole superiori e contributi di sostegno allo studio a ragazzi di famiglie residenti al villaggio Tav. L’azione dell’associazione non si limita alla scuola media, ma investe tutte le scuole che appartengono all’Istituto Comprensivo Bellini, a partire dalla scuola d’infanzia e, con l’aumentare le risorse, tende ad allargare il suo raggio di azione anche fuori dal quartiere, coerentemente a quanto previsto dallo statuto. Nel gennaio 2013 l’associazione ha ottenuto a Roma un riconoscimento nell’ambito del premio nazionale Livio Tempesta.

Ma, al di là dei risultati concreti, l’associazione ha anche un po’ cambiato la vita delle persone che ne fanno parte: impegnati in questo progetto comune, insegnanti di ieri e di oggi hanno ritrovato spirito di collaborazione e amicizia. Dal ricordo di Bruna è nato nuovo entusiasmo che porta a lavorare insieme per coltivare nuovi progetti.