Bruna era una
di noi. Per più di vent’anni aveva insegnato alla Bellini, la scuola media del
quartiere Sant’Agabio a Novara. La Bellini non è una scuola come tutte le
altre: Sant’Agabio, da sempre il quartiere operaio della città, è da parecchi
anni il quartiere più multietnico. La scuola è frequentata da ragazzi di ogni
provenienza, che parlano lingue diverse, hanno culture ed abitudini differenti.
Fare sì che si integrino e che frequentino con successo recuperando lo
svantaggio iniziale è una bella sfida. Insegnare qui richiede molto impegno ma
offre anche tante soddisfazioni e consolida i legami tra chi di anno in anno sceglie
di rimanere. Bruna era una di queste persone: una collega con cui collaborare e
su cui contare, una vera amica con cui condividere attività e interessi anche fuori dalla scuola. Era insegnante di
sostegno, e quindi in classe stava accanto ai ragazzi con più problemi. Spesso
aiutava gli insegnanti a capire le
difficoltà di chi restava indietro. Sempre, con costanza e pazienza, accompagnava
e valorizzava i progressi che tutti, anche i più deprivati, sotto la sua guida
riuscivano a compiere. Ma, oltre a questo, lei si spendeva moltissimo per i
ragazzi del quartiere, anche al di fuori dell’orario scolastico: frequentava l’oratorio
dove teneva corsi di pallavolo, spesso di pomeriggio andava a Cassiopea, una associazione di volontariato del
quartiere, dove aiutava i ragazzi a fare i compiti; si era presa l’impegno di
accompagnare un gruppo di studenti della scuola ai corsi di nuoto …
All’inizio del 2011 Bruna ci ha
lasciato. Abituati per tanti anni alla sua sorridente presenza, avvertivamo
tutti con dolore la sua mancanza che lasciava davvero un grande vuoto. Nei mesi
successivi cercammo un modo per ricordarla che fosse coerente con quanto lei
aveva fatto per i ragazzi e che lasciasse una traccia significativa e duratura
nel tempo. Da qui l’idea dell’associazione, fondata nel maggio 2011.
L’Associazione si prefigge di
continuare l’opera di Bruna Delsignore, sostenendo nella crescita umana e nel
percorso scolastico i bambini e i ragazzi di Sant’Agabio. Essa vuole
contribuire al processo di integrazione di tutti gli alunni, italiani e
stranieri, favorendo un clima di collaborazione e amicizia in queste classi
così colorate. Inoltre si propone di dare una mano alle famiglie in maggiori
difficoltà economiche, sempre più numerose per la crisi in atto, aiutandole ad
affrontare le spese legate alla frequenza scolastica dei figli.
L’attività dell’associazione si
sviluppa mettendo a disposizione volontari, per la maggior parte insegnanti in
pensione, per realizzare a scuola corsi di alfabetizzazione per alunni da poco
immigrati, per seguire nello studio pomeridiano chi si trova in difficoltà, per
offrire uno “sportello di ascolto” a scuola ai ragazzi che ne sentano il
bisogno. Oltre a questo l’associazione raccoglie fondi che vengono destinati a
progetti di sostegno allo studio. Fino ad ora si sono acquistati all’inizio di
ogni anno scolastico i libri di testo per i ragazzi le cui famiglie si
trovavano particolarmente in difficoltà, su segnalazione della scuola; si è
finanziato l’intervento dei mediatori linguistici; si sono offerti alla scuola
contributi per potenziare il servizio psicologico di istituto; si sono
acquistati materiali didattici; si è sostenuto economicamente un progetto di
musicoterapia per bambini disabili; si sono assegnate borse di studio ad alunni
meritevoli di terza media per l’acquisto dei testi delle scuole superiori e
contributi di sostegno allo studio a ragazzi di famiglie residenti al villaggio
Tav. L’azione dell’associazione non si limita alla scuola media, ma investe
tutte le scuole che appartengono all’Istituto Comprensivo Bellini, a partire
dalla scuola d’infanzia e, con l’aumentare le risorse, tende ad allargare il
suo raggio di azione anche fuori dal quartiere, coerentemente a quanto previsto
dallo statuto. Nel gennaio 2013 l’associazione ha ottenuto a Roma un
riconoscimento nell’ambito del premio nazionale Livio Tempesta.
Ma, al di là dei risultati concreti,
l’associazione ha anche un po’ cambiato la vita delle persone che ne fanno
parte: impegnati in questo progetto comune, insegnanti di ieri e di oggi hanno
ritrovato spirito di collaborazione e amicizia. Dal ricordo di Bruna è nato
nuovo entusiasmo che porta a lavorare insieme per coltivare nuovi progetti.
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